“ è il viaggio non la destinazione, quello che conta ”

 

Visitando questo sito scoprirete anche tutte le novità 2022/'23 con i miei nuovi percorsi formativi emozionali  ACU Brugherio (vd. sito A.C.U. Brugherio (acubrugherio.it) !

Consulente e formatrice con percorsi legati alla qualità della comunicazione e delle relazioni; esperta di gestione dei conflitti e di mediazione umanistica; mediatrice familiare. Organizza e conduce incontri realizzati per genitori, educatori ed insegnanti sul tema “Famiglie di oggi. Nuove Famiglie e Diritti dei Bambini”; “Educare alla Pace”. Ama scrivere articoli su tematiche di carattere sociale e culturale.   In questi anni si è dedicata con passione al tema del “lavoro che non c’è”, dando concretezza ad una prima realtà di progetto che prevede la costituzione di spazi di confronto e dialogo per sostenere e supportare psicologicamente le persone disoccupate, inoccupate o in cassa integrazione. Opera privatamente presso uno suo spazio, in provincia di Milano, che ha nominato “Spazio di mediazione familiare e di ascolto”, ossia uno “sportello” al quale le persone possono rivolgersi previo appuntamento telefonico. È uno spazio anche di “ascolto”, dove si cerca di capire il bisogno della persona e lo si orienta adeguatamente, offrendo condivisione e sostegno in diverse situazioni problematiche.

In Sociologia mi sono formata negli anni 80 presso la Statale di Milano , più esattamente ho una laurea in Scienze Politiche con indirizzo sociologico. All’epoca alla Statale avevamo dei Maestri e dei docenti importanti , ricordo solo il noto sociologo  Alberoni , ma anche il noto filosofo Salvatore Veca  che fu per me un grande Maestro. La mia tesi di laurea fu un lavoro biennale in Sociologia della Medicina, con la brava sociologa Franca Pizzini sul tema che allora era molto dibattuto ossia  quello delle “culture del parto” e dell’ “umanizzazione della medicina”, la relazione medico-paziente, e io approfondii quello del setting della relazione “donna/gestante  e medico/tecnico-ecografista”.  Fu la prima Tesi ad essere discussa a Milano in Sociologia della Medicina.

Il mio approdo importante dal punto di vista lavorativo, dopo la laurea,  fu  in una società di consulenza e formazione molto conosciuta in Italia che si occupava di diffondere le logiche della Qualità Totale. Ebbi sempre rapporti diretti col Presidente Alberto Galgano, un grande Maestro nella professione ma anche nella vita.

Ad un certo punto verso i 40 anni, e dopo aver scelto di cambiare la mia strada professionale , decisi di tornare a studiare e fui completamente conquistata dalla Mediazione Familiare e mi formai con Fulvio Scaparro, noto pedagogista, psicoterapeuta e scrittore , presso l’Associazione GeA-Genitori Ancòra di Milano.

Nel 2008 mi sono specializzata in questa professione e mi sono occupata molto di questo approccio alternativo alle dispute nei conflitti di coppia dovuti alla separazione e ho scritto il mio primo libro sul tema fornendo anche una filmografia a sostegno dei genitori che hanno deciso di separarsi con figli piccoli.  Il libro si intitola “I giorni perduti. La mediazione familiare attraverso una proposta di Filmografia su separazione e divorzio”, pubblicato con la casa editrice La Sapienza di Roma , per la Collana Orientamenti diretta dal Prof. Matteo Villanova, noto neuropsichiatra infantile, esperto in Criminologia e Psicopatologia Generale e Forense,  docente di importanti  Masters sull’Affettività  presso l’Università Roma Tre.

Ho organizzato tanti eventi ed incontri,  in ben 10 anni , sulla “cultura della separazione” e sull’approccio mediativo di “quando i genitori si separano” , ho coinvolto esperti in diverse discipline di tipo socio-psico-pedagogico e, prima del periodo del lockdown per il Covid-19, ho tenuto dei miei interventi sul tema , presso il Centro Psicologia di Gorgonzola. Ritengo l’approccio della Mediazione uno strumento utile nella pacificazione delle relazioni umane, motivo che mi ha animato a diventarne una divulgatrice e potrei dire quasi un’attivista senza tregua.

 

Mi sono occupata anche dei gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto, gruppi di parola, in vari ambiti in questi anni, e ho verificato di persona che appena si apre uno spazio   di parola e di ascolto ecco che le persone vi entrano e, prendendo coraggio, raccontano di sé e si dispongono ad accogliere e aiutare gli altri.

Affronto il mondo emozionale in situazioni soprattutto di crisi e di cambiamento, così come quando mi sono occupata della condizione del “lavoro che non c’è”, delle numerose  situazioni raccolte attraverso  gli spazi attivati con i “gruppi AMA per chi ha perso il lavoro”.

In questi anni, quindi ho cercato di diffondere il più possibile  strumenti metodologici e operativi di sensibilizzazione culturale per tutti coloro che a vario titolo desiderano “mettere al centro la valorizzazione della persona”, precaria o senza lavoro, ai tempi del “lavoro che non c’è”.

Il processo di “riappropriazione della propria vita”, in qualche modo, a seguito della perdita del lavoro non è certo un percorso facile e senza ostacoli in quanto può attivare riflessioni anche dolorose ma necessarie per potersi “aprire” al mutuo-aiuto e condividere nuove progettualità e possibili soluzioni.

 

 

Insegno nelle scuole private e pubbliche da diversi anni. L’insegnamento ai giovani è un’autentica passione!

 

PERCORSI FORMATIVI  E CONSULENZIALI

DI STEFANIA CAVALLO

 

 

Dr.ssa   Stefania Cavallo

Esperta  in comunicazione e formazione

Mediatrice sociale

 

392/1316509

 

 

 

1.       IMPARANDO DALLE EMOZIONI

I colori dell’anima!

 

Percorsi emozionali formativi ed auto-formativi

 

Le parole sono luoghi dell'anima e in particolare la scrittura dà un'identità che ci si costruisce addosso, anche nella solitudine . Attraverso le emozioni ci occupiamo dei colori dell'anima.

Grazie a personali meditazioni, posso dire che l’approccio emozionale, con l’ausilio dei diversi media, in particolare del cinema e della letteratura, porta e conduce ad un viaggio interiore, mai dato per scontato, in cui leggere con attenzione e cercare di comprendere i diversi stati d’animo, in particolare lavorando su fragilità e aspetti negativi del vivere, alla ricerca di possibili risposte e/o di auspicate soluzioni.

 

 

 

2.       FAMIGLIE, RELAZIONI E GENITORIALITA’

“ FAMIGLIE ,

SITUAZIONI PROBLEMATICHE  E GESTIONE DELLE EMOZIONI “

 

 

 

 

Il fil rouge della mia conferenza è presentare approcci, discorsi ed evocazioni basate sulla continua ricerca esperienziale dell’essere dei “buoni genitori”, sempre imperfetti ed inadeguati.

 

 

3.       L’INCONTRO COL  CINEMA.

Storie di destini incrociati

 

 

Un approccio che desidera presentare temi in ambito socio-psico-pedagogico attraverso la presentazione e l’analisi di uno sguardo focalizzato sul cinema contemporaneo e no, col rilancio di  riflessioni importanti ed esistenziali attraverso un percorso di immagini a volte  più utile di molte analisi.

 

 

4.       LA MEDIAZIONE FAMILIARE,  UN PERCORSO POSSIBILE?

 

“NUOVE FAMIGLIE ,

CONFLITTUALITA’  E GESTIONE DELLE EMOZIONI “

 

 

Questo progetto rientra nell’ambito di quegli interventi che intendono interrogarsi e riflettere sulle nuove rappresentazioni sociali della famiglia e sulle teorie scientifiche che unitamente guidano la lettura dei bisogni delle famiglie e le strategie di intervento attuate nei servizi rivolti alle famiglie.

Da questo punto di vista  la mediazione familiare attraverso il suo supporto offre ai genitori , che si stanno separando, uno spazio di pausa, un tempo per sé,  per fermarsi a riflettere  sull’essere padre e madre, sul proprio stile educativo e sulle scelte da affrontare insieme per sé e per i figli .

 

5.       EDUCARE ALLA PACE

“ Ho la sensazione che nessuno cominci veramente una guerra, le guerre si continuano.

La pace quella è una cosa che si deve cominciare.” David Grossman

 

 

 

Intervento focalizzato sul delicato e attuale tema della Cultura del dialogo  e della pacificazione tra le persone e i popoli    attraverso  la presentazione di  storie,  testimonianze  e  di  “una cultura in tante culture”  mediata   dal mondo  del  Teatro e del Cinema .

6.       MUTUALITA’ SOCIALE 

E IL FACILITATORE NELLA RELAZIONE D’AIUTO

Due più due non fa semplicemente quattro ma molto di più!

Esperienze di “mutuo soccorso” che si realizzano grazie al singolo contributo o attraverso gruppi di persone , possono fare il salto verso le Istituzioni e diventare più operative , acquistare così un’efficacia maggiore e capillare , iniziando a pensare che dei “percorsi culturali” sono possibili in questo ambito e che bisogna investire nella possibilità di un cambiamento culturale della società, con uno sguardo al concetto di servizi sociali e di aiuto alle persone che superi il tradizionale assistenzialismo .

 

 

 

 

Anche su Facebook :   https://www.facebook.com/genitoriequilibristi/

BOOKCITY MILANO 2016 (17-20 novembre)

 

20/11/2016 - dalle 10:30:00 alle 12:00:00 

Diario semiserio di una mamma blogger e percorsi possibili di genitorialità.

Con Stefania Cavallo e Matteo Villanova 

 

Villa Necchi Campiglio - Milano