Come educarsi alle transizioni

La Mediazione familiare come risposta possibile e supporto per la famiglia , per una nuova concezione della famiglia in situazioni problematiche e nei casi di conflittualità di coppia, imparando a gestire le emozioni. Un nuovo percorso formativo di confronto per genitori, educatori, insegnanti e tutti coloro che operano in ambito familiare, sociale e istituzionale

Il percorso proposto si pone come occasione di conoscenza sul tema della separazione e dei conseguenti risvolti affettivi, pratici, educativi . E’ finalizzato alla scoperta di strategie per riconoscersi come genitori ed esplorare in modo nuovo la relazione educativa coi figli. In collaborazione col Centro Psicologia di Gorgonzola .
Il primo evento formativo è fissato per il : 17 gennaio 2020 (venerdì: 1° Incontro h. 20,45- 23,00)
Nuove rappresentazioni sociali della famiglia. La Mediazione come risposta possibile e supporto per la famiglia.

Il nuovo Corso partirà con un minimo di 5 partecipanti.

GRADITA LA PRENOTAZIONE già da ora , contattando CENTRO PSICOLOGIA,
Via Cantoni 6, Gorgonzola – Mail: info@centropsicologia.it – tel. 0295302231 347 0768215

INFO Dr.ssa Stefania Cavallo: stefania.cavallo@alice.it; 392/1316509

NEWS: In questa estate sto lavorando nella composizione di   un nuovo testo su  "percorsi emozionali " che svolgo nei miei interventi a scuola e in ambito socio-culturale come operatrice che da anni scrive, progetta e realizza interventi ad hoc in materia. 

 

Dovrò decidere in che modo renderlo pubblico, se formato stampa/ in alternativa  - on line - ma soprattutto mi auguro di creare uno strumento di divulgazione didattico e non solo che possa fornire  sguardi e   buone pratiche  che cercano di decodificare nuovi linguaggi  per la comprensione di un mondo sempre più complesso ed articolato se pensiamo alla componente delle "famiglie contemporanee",  così come alle nuove paure sociali ad esempio rispetto all'intolleranza umana sempre più diffusa e al rispetto dell'ambiente sempre più risorsa abusata oltre che scarsa . Stefania Cavallo  16 luglio 2019 

IMPARARE DALLE EMOZIONI

 

I LUOGHI DELL’ANIMA

 

Presentazione

Dopo una rivisitazione di tutte le attività svolte nel corso di questi ultimi mesi, ripercorrendo in particolare tutto il 2016 e parte del 2017 sino ad oggi, mi sono resa conto sempre più di aver curato “la parola” nelle sue diverse declinazioni, narrata, parlata ed evocata, così come molto spazio ha preso la dimensione delle emozioni come mondo ricco ed espressione di  sensibilità multiformi , come  le risonanze sentimentali , affettive e quelle più legate ai ricordi .

Nel mio modo di essere,  così come in quello del mio lavoro fatto soprattutto di “relazioni” , spesso ho a che fare con le emozioni , a volte positive e a volte negative, e ho sempre pensato che le emozioni ossia  la nostra parte emotiva , legata a quella che più comunemente   s’intende per “umorale” , più irrazionale, è quella che ci fa  sentire più veri , quella che spesso ci fa “buttare giù” le  maschere , quella che non ci fa più preoccupare di  “apparire” o di come ci possano “giudicare” gli altri  ed è per questo che è importante occuparsene e prendersene cura , nel senso di imparare a comprenderla , a decodificarla e a trasformarla nel momento  in cui  ci può aiutare  nel nostro percorso di vita , nel migliorare le nostre relazioni e a star meglio con noi stessi, oltre che con gli altri.

 Affronto il mondo emozionale in situazioni soprattutto di crisi e di cambiamento , così come mi arriva attraverso  la condizione delle “famiglie contemporanee” , con i disagi e le problematiche molto diffuse tra genitori e figli adolescenti , oppure attraverso  i casi di separazione e di conflittualità , così come quando mi sono occupata della condizione del “lavoro che non c’è”, delle numerose  situazioni raccolte attraverso  gli spazi attivati con i “gruppi AMA per chi ha perso il lavoro” e infine la terza condizione che mi ha impegnata sull’aspetto emozionale  è quella del “mondo scuola”  , con le diverse problematiche legate spesso all’assenza di un patto  cooperativistico tra scuola/insegnanti  e famiglie.  

Il 2017  ha segnato  i miei 10 anni  nella mediazione familiare, su temi legati alle famiglie di oggi e alla tutela dell’infanzia. Anni  intensi e ricchi di  nomi, volti , storie. Perché incontri e  libri sono anche questo.
I riti  e le parole creano legami invisibili . Con il tessuto del tempo e della pazienza , sono i riti che consentono di “preparare il cuore” a ciò che è essenziale anche se invisibile agli occhi,  a ciò che conta e consente di amare, di rispettare la vita, di renderla umana.

Le parole sono luoghi dell'anima e in particolare la scrittura dà un'identità che ci si costruisce addosso, anche nella solitudine .

Mi piace scrivere appena mi è possibile , come forse qualcuno sa, e lo faccio quando ne sento la necessità perché per me la parola, anche quella scritta, è farmaco , cura – autocura-autoterapia e ci sono periodi in cui scrivo di più.  Mi sono occupata anche dei gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto, gruppi di parola, in vari ambiti in questi anni, e ho verificato di persona che appena si apre uno spazio   di parola e di ascolto ecco che le persone vi entrano e, prendendo coraggio, raccontano di sé e si dispongono ad accogliere e aiutare gli altri.

Grazie a personali meditazioni, posso dire che l’approccio emozionale, con l’ausilio dei diversi media, in particolare del cinema e della letteratura, porta e conduce ad un viaggio interiore, mai dato per scontato, in cui leggere con attenzione e cercare di comprendere i diversi stati d’animo, in particolare lavorando su fragilità e aspetti negativi del vivere, alla ricerca di possibili risposte e/o di auspicate soluzioni. 

 

 

 

Percorsi  emozionali  formativi e auto-formativi  

per famiglie e scuola e per chiunque sia interessato a vario titolo

e operi in questi ambiti

 

Stefania Cavallo  , milanese, classe '61, sociologa della famiglia e mediatrice familiare; un po’ saggista e blogger sociale per passione. 

Oggi è consulente e formatrice con percorsi legati alla qualità della comunicazione e delle relazioni; esperta di gestione dei conflitti e di mediazione umanistica; mediatrice familiareOrganizza e conduce incontri  e percorsi emozionali  realizzati per genitori, educatori, insegnanti e studenti  su diversi temi .  In particolare ,  di recente propone un percorso  costituito da tre incontri  dal titolo  "Un nuovo percorso emozionale all'interno del mondo scuola: Mal di scuola"  e si rivolge a tutti coloro che a vario titolo operano in questo ambito e lo attraversano. 

 

“Mal di scuola . Filmografia sul mondo della scuola e per la scuola”

 

 

 

 

Presentazione  

Il compito dell’educatore è ancora quello che indicava Rousseau nell’ Emilio:

“Vivere è il mestiere che voglio insegnargli”

 

Un progetto  pensato per sensibilizzare adulti e giovani che , nei vari ruoli,  attraversano e vivono l’ambito scolastico con  tematiche  e riflessioni  molto attuali che spesso solo le immagini e  dei percorsi  filmici  “dedicati”  sanno restituire in maniera forse più  efficace  di lunghi discorsi e di molte analisi.

Una proposta  filmografica che si focalizza  su quei film  in cui  tutto viene messo in discussione nel rapporto scuola-istituzione, scuola –società/famiglia e  scuola –eredità.

 

Un argomento che ci riguarda, più o meno direttamente, tutti: la scuola.

 

“Mal di scuola”  per l’autrice rappresenta  un sentimento  di nostalgia  per il mondo scuola che tanto  le ha dato e a cui crede  aver dato tanto. L’autrice ci racconta  come  ami  la scuola e lo studio da sempre e ancora oggi quando  deve  fare delle  sue  ricerche  per approfondimenti  le  sembra sempre una grande festa  e una grande opportunità  per continuare a studiare e  ampliare le proprie  conoscenze.

 

“ Mal di scuola” riguarda anche le difficoltà che si incontrano lungo il percorso della propria formazione che non è mai lineare. 

 

Questo nuovo progetto segue , un po’ a distanza di tempo, la  prima filmografia   su separazione e divorzio  de  “I giorni perduti “  del 2011  in cui l’autrice aveva dedicato  un’intera sezione  al tema de “i diritti dei bambini”  e in seguito aveva avuto la necessità di creare anche in rete un nuovo blog dal titolo “ I bambini ci  guardano”  (https://wordpress.com/post/steficavallo.wordpress.com/21)  e da allora  pensava che sarebbe stato interessante offrire un ulteriore spaccato trattando il mondo “SCUOLA”  attraverso il contributo di quei registi  e  sceneggiatori  che  con le loro pellicole hanno segnato  passaggi  importanti  a livello culturale , con letture molto significative  sia sul piano  della  Scuola come Istituzione,  della  Scuola come impatto  Sociale  e infine della  Scuola come  Eredità valoriale per le giovani  generazioni .

 

Questo nuovo lavoro è  appunto  in continuità col primo realizzato , qualche anno fa  dall’autrice,  sui temi  della mediazione familiare,  dei conflitti coniugali e  separazione/ divorzio ,  con  uno sguardo rinnovato e con dei rimandi alla personale esperienza  sia di  genitore attivo a livello scolastico , sia  come insegnante  precaria  e  di  sostegno  allo studio per  giovani studenti  , sia come  studiosa sociologica   delle principali  agenzie formative che hanno forti e  significative ricadute a livello sociale .

 

Registi, scrittori , educatori, preti e addetti ai lavori che trattano temi relativi al rapporto scuola-società , spinti dall'esigenza di raccontare, attraverso la narrazione spesso autobiografica, ci spiegano come la straordinaria avventura dell'educare appartenga a ciascuno, così come l'impegno e la responsabilità nel consegnare alle nuove generazioni il faticoso ed appassionante mestiere di vivere.

 

In questo senso ha  voluto ricordare alcune pellicole  i cui protagonisti  riscoprono le  proprie radici  e come anche la scuola  sia importante  al fine di  questo percorso a volte un po’ a ritroso e più speculativo in senso autobiografico per riuscire a scoprire e coltivare i propri talenti . Con questa prospettiva  diventa  fondamentale  la dimensione del racconto di  storie che ci parlano di coraggio e di sogni . Attraverso  queste  pellicole è possibile  cogliere  un bel esempio di come  “Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”  (W. B. Yeats)  e  l’ augurio è  che questo accada più spesso e che non si tolga ad esempio  la musica tra le materie di insegnamento nelle nostre scuole in quanto patrimonio culturale  e spirituale con ricadute sociali molto positive, perché   la musica, come lo sport e  il teatro, ha una forte componente  unificatrice tra le persone e  i popoli .

 

Infine l’autrice auspica  che questo nuovo percorso e progetto pensato nel tempo e cresciuto in questi anni possa creare momenti di discussione e di confronto nelle scuole e nella società civile , tra insegnanti , educatori , studenti e famiglie in maniera da attivare nuovi progetti nei quali riconoscersi nel difficile e misterioso mestiere dell’insegnare e dell’ apprendere.

 

 

 

“GENITORI EQUILIBRISTI. DIARIO SEMISERIO DI UNA MAMMA BLOGGER”

 

 

 

 

Con piacere  e simpatia  accolgo  questo nuovo e versatile compendio  nella Collana  “Orientamenti“, dedicata  all’intervento intrafamigliare educativo-criminologico ed alla Responsabilità professionale verso l’infanzia e l’adolescenza, in quanto  l’autrice ha voluto focalizzare  un tema che le è particolarmente caro e che riguarda il delicato compito dell’  “essere genitore”, attraverso una proposta ed uno sguardo  originale  e ricco di riflessioni ,  soprattutto di interrogativi vecchi e nuovi.

L’approccio utilizzato è quello di un dialogo serrato che l’autrice intrattiene  con se stessa , attraverso una sorta di diario quotidiano , alla prese col difficile  e arricchente “mestiere” di genitore,  coniato  “genitore equilibrista”.

La forma narrativa scelta , ancora una volta, è per l’autrice proprio quella della scrittura e la sua attività di “mamma-blogger” , con l’ausilio appassionato e spesso necessario  di brani della letteratura  e di  riferimenti filmici  contemporanei  sul tema.

Per l’autrice ogni genitore può trovare il proprio modo di connettersi col proprio figlio pre-adolescente e adolescente, così come lei stessa ci svela di averlo trovato col linguaggio cinematografico e la stessa passione per il cinema del figlio con cui decodificare richieste di crescita, di ricerca di autonomia  e di  un’ identità nel gruppo dei pari .

Si coglie nelle parole e nell’esperienza maturata di genitore , anche in maniera mai troppo seria  ma “semiseria” , come viene definita,  una sorta di “manifesto/testimone morale”  di chi ha scelto di non delegare il proprio compito educativo per cercare “buone pratiche” da  accogliere  e scambiare, su cui riflettere , evitando quei facili stereotipi  su cui a volte i genitori preferiscono fermarsi  senza invece :  mantenere alto il livello di  problematicità  rispetto alle diverse  questioni educative  che ci vedono protagonisti con i nostri figli  nella quotidianità , a volte sono  divulgate molte banalità  su questo tema  dell’educazione “  e  ancora : “Noi Genitori abbiamo molte leve  in questo senso  si tratta solo di   ri-orientare  il nostro sguardo in maniera  che non sia  mai banale  e semplicistico  e non ci si accontenti delle  “ricettine”  anti-panico ma si recuperi  il senso e il significato  di valorizzazione  del ruolo dell’educatore   di oggi  che coltiva degli interessi delle passioni  e abbia delle  idealità  anche da comunicare “.

Libro indispensabile a chi opera sulla relazione e sull'umano  introduce una metodologia di approccio innovativa ed assolutamente efficace perché supera le barriere razionali per arrivare direttamente alla parte emozionale della Personalità e dei sistemi famigliari.

 

 

Prof. Matteo Villanova (direttore della Collana “Orientamenti” per Intervento intrafamigliare educativo criminologico e Responsabilità professionale verso infanzia e adolescenza e presidente dell’OLTREE – Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età Evolutiva, Università Roma Tre).

 

AUTO MUTUO AIUTO 

 

ATTIVAZIONE: DARSI DA FARE PER SE STESSI

 

CONDIVISIONE: METTERE IN COMUNE CON ALTRI

 

RECIPROCITA’: ASCOLTARE GLI ALTRI E METTERSI IN GIOCO

 

 Così  ho affrontato il tema del “Auto Mutuo Aiuto” , ad esempio per chi si è separato o per chi ha perso il lavoro o è precario, con la mia proposta di “esperienze di mutuo soccorso” che si realizzano grazie al singolo contributo o attraverso gruppi di persone e possono fare il salto verso le Istituzioni e diventare più operative , acquistare così   un’efficacia maggiore e capillare , iniziando a pensare che dei “percorsi culturali umanistici” sono possibili in questo ambito e che bisogna investire nella possibilità di un cambiamento culturale della società, con uno sguardo al concetto di servizi sociali e di aiuto alle persone che superi il tradizionale assistenzialismo per orientarsi   invece verso un concetto di “cooperazione” tra chi aiuta e chi è aiutato , in maniera di gestire insieme un rapporto di fiducia reciproco e di ricostruzione sociale.

 

 Da qui , oggi, il mio ragionare sulle “reti sociali di sostegno” necessarie .

 

 Di cosa si tratta?

 

E’ un piccolo gruppo di persone (5-8) che hanno un bisogno comune (elaborare una perdita, un abbandono, una separazione) e che vogliono uscire dall’isolamento spesso indotto dalla situazione che stanno vivendo (lutto, abbandono, separazione o disoccupazione/precarietà lavorativa) ; i membri del Gruppo si riuniscono su base volontaria, per darsi  reciproco aiuto e mutua assistenza.

 

Il gruppo AMA opera attraverso lo scambio delle proprie esperienze di vita, lo scambio di informazioni e soluzioni, la condivisione di sofferenze e conquiste. L’obiettivo del gruppo, condotto dal “facilitatore” è insomma quello di aiutare le persone a diventare più consapevoli di sé stessi e riscoprirsi come una risorsa, per sé e per l’intera collettività: ci si aiuta, con il confronto, a scoprire opportunità, competenze nascoste e non utilizzate.

 

Il gruppo AMA è un’occasione per cercare di «ritrovare sé stessi», attraverso il confronto con il gruppo e non è un modo per acquisire direttamente competenze specifiche ( o per trovare lavoro, ecc.) , per questo possono essere  proposti altri percorsi.

 

La finalità di questi  progetti e incontri   è quella di agevolare, attraverso un percorso basato sulla parola e sulla condivisione, la ricerca delle proprie risorse e motivazioni, verso nuove idee e strade possibili. La meta finale di questi progetti  è quella di formare le risorse necessarie all’attivazione sul territorio di gruppi di auto mutuo aiuto per persone che stanno vivendo un momento difficile e  di transizione per la propria vita.

 

Il processo di “riappropriazione della propria vita”, in qualche modo, a seguito di una  perdita, di una separazione o di un abbandono, non è certo un percorso facile e senza ostacoli in quanto può attivare riflessioni anche dolorose ma necessarie per potersi “aprire” al mutuo-aiuto e condividere nuove progettualità e possibili soluzioni.

 

 

 

 

Mail: stefania.cavallo@alice.it

 

WebSite: https://stefaniacavallo.jimdo.com/
FaceBook: https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127
Twitter:  https://twitter.com/stefaniacavall9

 

Blog: www.stefaniacavallo.wordpress.com

 

 

NUOVE INIZIATIVE 2017-18

 

 

https://stefaniacavallo.wordpress.com/2017/09/29/nuove-iniziative-2017-18/

NUOVO PROGETTO E CONFERENZA  di Stefania Cavallo

 

SCUOLA-VITA- ARTE : BUONI MAESTRI  E PAROLE CHE AIUTANO .

 

” I metalli si riconoscono dal suono e gli uomini dalle parole” di Baltasar Gracian (scrittore spagnolo, 1601-1658)   

 


 

I maestri sono tanti, quelli incontrati e quelli che insieme incontreremo attraverso  “Mal di scuola. Filmografia sul mondo della scuola e per la scuola”.

 

L’incontro con  dei buoni maestri  ci fa sentire più fortunati e testimonia  l’aver fatto la strada in buona compagnia , affrontando  la solitudine  e  i distacchi,  ciò che  procura  dolore e   gioia , con l’energia  della speranza, con il cuore e la  mente aperti e pronti  ai consigli  e  al sapere.

 

L’anno che comincia segna i miei 10 anni  nella mediazione familiare, su temi legati alle famiglie di oggi e alla tutela dell’infanzia.
Sono tanti ? Sono intensi e ricchi di  nomi, volti , storie. Perché incontri e  libri sono anche questo.
I riti  creano i legami. Con il tessuto del tempo e della pazienza , sono i riti che consentono di “preparare il cuore” a ciò che è essenziale anche se invisibile agli occhi,  a ciò che conta e consente di amare, di rispettare la vita, di renderla umana.

 

Registi, scrittori , educatori, preti  e addetti ai lavori  che trattano questi temi  spinti  dall’esigenza di raccontare, attraverso la narrazione spesso  autobiografica,  ci spiegano  come  la straordinaria avventura dell’educare appartenga  a ciascuno, così   come   l’impegno e la responsabilità nel consegnare alle nuove generazioni il faticoso ed appassionante mestiere di vivere.

 

Mi piace scrivere appena mi è possibile , come forse qualcuno sa, e lo faccio quando ne sento la necessità perché per me la parola, anche quella scritta, è farmaco , cura – autocura-autoterapia e ci sono periodi in cui scrivo di più.  Mi sono occupata anche dei gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto, gruppi di parola,  in vari ambiti in questi anni,  e ho verificato di persona che appena si apre uno spazio   di parola e di ascolto ecco che le persone vi entrano e, prendendo coraggio, raccontano di sé e si dispongono ad accogliere e aiutare gli altri.

 

Mi auguro che questo percorso  e progetto  pensato nel tempo e cresciuto in questi anni  possa creare momenti  di discussione e di confronto  nelle scuole  e nella società  civile , tra insegnanti , educatori ,  studenti  e famiglie  in maniera da  attivare nuovi  progetti nei quali  riconoscersi  nel  difficile e misterioso mestiere  dell’insegnare e  dell’ apprendere.

 

Stefania Cavallo

 

6 maggio 2017

 

 

 

PERCORSI EMOZIONALI FORMATIVI E AUTO-FORMATIVI PER FAMIGLIE E SCUOLA E PER CHI SIA INTERESSATO A VARIO TITOLO E  OPERA IN QUESTI AMBITI  

“Genitori equilibristi. Diario semiserio di una mamma blogger”

e il nuovo

“Mal di scuola . Filmografia sul mondo della scuola e per la scuola”

Con  La Sapienza Editrice Roma

di Stefania Cavallo

 

 

 

 

 

 

 

 

“Mal di scuola . Filmografia sul mondo della scuola e per la scuola”

 

 

  

Presentazione  

Il compito dell’educatore è ancora quello che indicava Rousseau nell’ Emilio:

“Vivere è il mestiere che voglio insegnargli”

 

Un progetto  pensato per sensibilizzare adulti e giovani che , nei vari ruoli,  attraversano e vivono l’ambito scolastico con  tematiche  e riflessioni  molto attuali che spesso solo le immagini e  dei percorsi  filmici  “dedicati”  sanno restituire in maniera forse più  efficace  di lunghi discorsi e di molte analisi.

Una proposta  filmografica che si focalizza  su quei film  in cui  tutto viene messo in discussione nel rapporto scuola-istituzione, scuola –società/famiglia e  scuola –eredità.

 

Un argomento che ci riguarda, più o meno direttamente, tutti: la scuola.

 

“Mal di scuola”  per l’autrice rappresenta  un sentimento  di nostalgia  per il mondo scuola che tanto  le ha dato e a cui crede  aver dato tanto. L’autrice ci racconta  come  ami  la scuola e lo studio da sempre e ancora oggi quando  deve  fare delle  sue  ricerche  per approfondimenti  le  sembra sempre una grande festa  e una grande opportunità  per continuare a studiare e  ampliare le proprie  conoscenze.

 

“ Mal di scuola” riguarda anche le difficoltà che si incontrano lungo il percorso della propria formazione che non è mai lineare. 

 

Questo nuovo progetto segue , un po’ a distanza di tempo, la  prima filmografia   su separazione e divorzio  de  “I giorni perduti “  del 2011  in cui l’autrice aveva dedicato  un’intera sezione  al tema de “i diritti dei bambini”  e in seguito aveva avuto la necessità di creare anche in rete un nuovo blog dal titolo “ I bambini ci  guardano”  (https://wordpress.com/post/steficavallo.wordpress.com/21)  e da allora  pensava che sarebbe stato interessante offrire un ulteriore spaccato trattando il mondo “SCUOLA”  attraverso il contributo di quei registi  e  sceneggiatori  che  con le loro pellicole hanno segnato  passaggi  importanti  a livello culturale , con letture molto significative  sia sul piano  della  Scuola come Istituzione,  della  Scuola come impatto  Sociale  e infine della  Scuola come  Eredità valoriale per le giovani  generazioni .

 

Questo nuovo lavoro è  appunto  in continuità col primo realizzato , qualche anno fa  dall’autrice,  sui temi  della mediazione familiare,  dei conflitti coniugali e  separazione/ divorzio ,  con  uno sguardo rinnovato e con dei rimandi alla personale esperienza  sia di  genitore attivo a livello scolastico , sia  come insegnante  precaria  e  di  sostegno  allo studio per  giovani studenti  , sia come  studiosa sociologica   delle principali  agenzie formative che hanno forti e  significative ricadute a livello sociale .

 

Registi, scrittori , educatori, preti e addetti ai lavori che trattano temi relativi al rapporto scuola-società , spinti dall'esigenza di raccontare, attraverso la narrazione spesso autobiografica, ci spiegano come la straordinaria avventura dell'educare appartenga a ciascuno, così come l'impegno e la responsabilità nel consegnare alle nuove generazioni il faticoso ed appassionante mestiere di vivere.

 

In questo senso ha  voluto ricordare alcune pellicole  i cui protagonisti  riscoprono le  proprie radici  e come anche la scuola  sia importante  al fine di  questo percorso a volte un po’ a ritroso e più speculativo in senso autobiografico per riuscire a scoprire e coltivare i propri talenti . Con questa prospettiva  diventa  fondamentale  la dimensione del racconto di  storie che ci parlano di coraggio e di sogni . Attraverso  queste  pellicole è possibile  cogliere  un bel esempio di come  “Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”  (W. B. Yeats)  e  l’ augurio è  che questo accada più spesso e che non si tolga ad esempio  la musica tra le materie di insegnamento nelle nostre scuole in quanto patrimonio culturale  e spirituale con ricadute sociali molto positive, perché   la musica, come lo sport e  il teatro, ha una forte componente  unificatrice tra le persone e  i popoli .

 

Infine l’autrice auspica  che questo nuovo percorso e progetto pensato nel tempo e cresciuto in questi anni possa creare momenti di discussione e di confronto nelle scuole e nella società civile , tra insegnanti , educatori , studenti e famiglie in maniera da attivare nuovi progetti nei quali riconoscersi nel difficile e misterioso mestiere dell’insegnare e dell’ apprendere.

 

 

“GENITORI EQUILIBRISTI. DIARIO SEMISERIO DI UNA MAMMA BLOGGER”

 

 

 

 

Con piacere  e simpatia  accolgo  questo nuovo e versatile compendio  nella Collana  “Orientamenti“, dedicata  all’intervento intrafamigliare educativo-criminologico ed alla Responsabilità professionale verso l’infanzia e l’adolescenza, in quanto  l’autrice ha voluto focalizzare  un tema che le è particolarmente caro e che riguarda il delicato compito dell’  “essere genitore”, attraverso una proposta ed uno sguardo  originale  e ricco di riflessioni ,  soprattutto di interrogativi vecchi e nuovi.

L’approccio utilizzato è quello di un dialogo serrato che l’autrice intrattiene  con se stessa , attraverso una sorta di diario quotidiano , alla prese col difficile  e arricchente “mestiere” di genitore,  coniato  “genitore equilibrista”.

La forma narrativa scelta , ancora una volta, è per l’autrice proprio quella della scrittura e la sua attività di “mamma-blogger” , con l’ausilio appassionato e spesso necessario  di brani della letteratura  e di  riferimenti filmici  contemporanei  sul tema.

Per l’autrice ogni genitore può trovare il proprio modo di connettersi col proprio figlio pre-adolescente e adolescente, così come lei stessa ci svela di averlo trovato col linguaggio cinematografico e la stessa passione per il cinema del figlio con cui decodificare richieste di crescita, di ricerca di autonomia  e di  un’ identità nel gruppo dei pari .

Si coglie nelle parole e nell’esperienza maturata di genitore , anche in maniera mai troppo seria  ma “semiseria” , come viene definita,  una sorta di “manifesto/testimone morale”  di chi ha scelto di non delegare il proprio compito educativo per cercare “buone pratiche” da  accogliere  e scambiare, su cui riflettere , evitando quei facili stereotipi  su cui a volte i genitori preferiscono fermarsi  senza invece :  mantenere alto il livello di  problematicità  rispetto alle diverse  questioni educative  che ci vedono protagonisti con i nostri figli  nella quotidianità , a volte sono  divulgate molte banalità  su questo tema  dell’educazione “  e  ancora : “Noi Genitori abbiamo molte leve  in questo senso  si tratta solo di   ri-orientare  il nostro sguardo in maniera  che non sia  mai banale  e semplicistico  e non ci si accontenti delle  “ricettine”  anti-panico ma si recuperi  il senso e il significato  di valorizzazione  del ruolo dell’educatore   di oggi  che coltiva degli interessi delle passioni  e abbia delle  idealità  anche da comunicare “.

Libro indispensabile a chi opera sulla relazione e sull'umano  introduce una metodologia di approccio innovativa ed assolutamente efficace perché supera le barriere razionali per arrivare direttamente alla parte emozionale della Personalità e dei sistemi famigliari.

 

Prof. Matteo Villanova (direttore della Collana “Orientamenti” per Intervento intrafamigliare educativo criminologico e Responsabilità professionale verso infanzia e adolescenza e presidente dell’OLTREE – Osservatorio Laboratorio Tutela Rispetto Emozionale Età Evolutiva, Università Roma Tre).

 

 

 

 

 

 

 

 

BOOKCITY MILANO 2016 (17-20 novembre)

 

20/11/2016 - dalle 10:30:00 alle 12:00:00 

Diario semiserio di una mamma blogger e percorsi possibili di genitorialità.

Con Stefania Cavallo e Matteo Villanova 

 

Villa Necchi Campiglio - Milano

 

 

 

 

LE MIE  INIZIATIVE

(anche in lingua francese)

 

Ecco le mie  iniziative organizzate e proponibili sempre durante l’anno ,  ove vi sia interesse sui temi proposti. 

Ringrazio in anticipo per poterle segnalare e far conoscere .

Stefania Cavallo

 

 

Conferenza “Genitori equilibristi : ascolto e dialogo con i figli”

L’educazione non avviene fuori la relazione.

Si costruisce al suo interno e in tutto quello che viene messo in comune

In questi anni  mi sono spesso occupata di  genitorialità , di  tematiche  legate alla comunicazione  genitori-figli , di genitori felicemente uniti in matrimonio  e  di genitori separati o singoli o “singolari”  e  ho raccolto diverse  testimonianze .

Ho pensato che potesse avere un senso  riordinare il tutto  secondo uno  schema mentale  che   fosse soprattutto   “racconto e testimonianza” , al di là  di tanta teoria  che in qualche modo, superata una prima alfabetizzazione sul tema, necessita  soprattutto di  pratiche  e di percorsi  possibili  di genitorialità a cui ispirarsi  e su cui riflettere.

In questo mio nuovo contributo si parlerà di “genitori  equilibristi”  nel senso proprio legato  ad uno scenario ricco di acrobazie  che  troviamo nel  quotidiano , aiutati anche  dai fatti  di cronaca  e dall’affanno  nel conciliare  impegni lavorativi  con  impegni familiari e di cura .

Appunto  si parla di “genitori efficaci”, di  “genitori  singolari”, di “genitori  mediatori” , di “genitori  competenti” e così via , tuttavia  mi sembra proprio che quella di “genitori acrobati” o “genitori equilibristi”  dia meglio l’idea di un ruolo  molto dinamico , in continua evoluzione e cambiamento. 

I “buoni maestri” sono  sempre meno  e forse non riusciamo più a riconoscerli  nemmeno  nei nostri insegnanti , nei  nostri genitori o negli adulti di riferimento.

Laboratori  filmici  con   percorsi  tematici  per scuole , enti e associazioni

 

Nell’Ambito di questo spazio  si creerà l’opportunità di conoscere meglio  grandi  registi  e importanti  autori , attraverso il racconto della loro vita  e delle più  importanti opere filmiche . Si potrà aprire un confronto  competente  anche alla luce  dello scambio di riflessioni  su alcune tematiche “dedicate” come indicato di seguito:

-         Relazione Genitori-figli

-         La mediazione familiare : un percorso possibile 

-         Educazione  alla Pace

-         Comunicazione  ed Educazione Sentimentale

-         Scuola  e problematiche  connesse (bullismo,razzismo,diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, disabilità)

-         Il Cinema sociale 

NEWS: Progetto “Mal di scuola”  per scuole, enti ed associazioni

 

 

Una proposta  filmografica che si focalizza  su quei film  in cui  tutto viene messo in discussione nel rapporto scuola-istituzione, scuola –società/famiglia e  scuola –eredità.

 

Un argomento che ci riguarda, più o meno direttamente, tutti: la scuola.

 

Questo nuovo lavoro è  appunto  in continuità col primo realizzato , qualche anno fa  dalla formatrice ,  sui temi  della mediazione familiare,  dei conflitti coniugali e  separazione/ divorzio ,  con  uno sguardo rinnovato e con dei rimandi alla personale esperienza  sia di  genitore attivo a livello scolastico , sia  come insegnante  precaria  e  di  sostegno  allo studio per  giovani studenti  , sia come  studiosa sociologica   delle principali  agenzie formative che hanno forti e  significative ricadute a livello sociale .

 

Registi, scrittori , educatori, preti , addetti ai lavori che trattano temi relativi al rapporto scuola-società , spinti dall'esigenza di raccontare, attraverso la narrazione spesso autobiografica, ci spiegano come la straordinaria avventura dell'educare appartenga a ciascuno, così come l'impegno e la responsabilità nel consegnare alle nuove generazioni il faticoso ed appassionante mestiere di vivere.

 

 

Camminamici  2015 Unendo il movimento del corpo a quello dei pensieri

 

 

Un’iniziativa pratica per sensibilizzare al sentimento  dell’amicizia  in ambito scolastico

e rivolta agli studenti delle scuole secondarie

In questi anni,  mi sono resa conto  che non sempre la scuola riesce  a far fronte alle tante problematiche  sociali  ed educative   che   vivono le famiglie e i nostri giovani , in particolari  in età adolescenziale  . Allora parlando con amiche e   parlando di quest’età così  particolare  per chi ha i figli in questa fascia , mi sono  posta    l’interrogativo  “cosa possiamo fare noi genitori per far capire che concretamente    ci siamo  e vogliamo aiutare i nostri ragazzi  a vivere in una società  in cui la relazione  autentica umana  è più importante  di ogni altra cosa …in qualche modo come possiamo   portar  “fuori “  casa  questi ragazzi  da questo  continuo rifugiarsi   in un  proprio  mondo virtuale  in cui  la distanza con gli adulti  e il mondo reale  è sempre più  ampia e inquietante, se pensiamo al cyberbullismo o alle net-dipendenze ? “.

Ecco la risposta mi è arrivata    e poi   ho messo in piedi il tutto:  la CAMMINAMICI 2015 .

In attesa di diversi sponsor  per pubblicare la locandina completa  e  contestualizzare meglio l’iniziativa nell’ambito di chi vorrà sostenerla

 MUTUALITA’ SOCIALE OGGI E IL FACILITATORE NELLA RELAZIONE D’AIUTO

Due più due non fa semplicemente quattro ma molto di più!

 

Esperienze di “mutuo soccorso” che si realizzano grazie al singolo contributo o attraverso gruppi di persone , possono fare il salto verso le Istituzioni e diventare più operative , acquistare così un’efficacia maggiore e capillare , iniziando a pensare che dei “percorsi culturali” sono possibili in questo ambito e che bisogna investire nella possibilità di un cambiamento culturale della società, con uno sguardo al concetto di servizi sociali e di aiuto alle persone che superi il tradizionale assistenzialismo .

Anche su Facebook : https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127

Il   MIO  PROGETTO  S.A.F.   STUDIO  AIUTO FAMIGLIE

 

Progetto  S.A.F. -  Studio  Aiuto  Famiglie   secondo  due declinazioni o servizi   :  assistenza allo studio  e spazio di mediazione familiare  . Questo progetto è nato dalla mia esperienza sul campo  come operatrice  socio-culturale  e come mediatrice familiare  specializzata ,   certificata con l’Associazione  GeA-Genitori Ancora  di Milano.  Inoltre  avendo coordinato  qualche  Centro di Assistenza   allo studio  per adolescenti  (10-16)  delle scuole secondarie e delle superiori  ,  mi piace l’idea di  aprire questo progetto anche  ad un servizio , analogo all’ultimo,  da effettuare  nel pomeriggio  con l’obiettivo  di avere  un canale continuo  aperto con le famiglie del territorio.

 

Come Assistenza allo studio  , il  “mondo”   di  riferimento  sono  gli adolescenti  (10 - 17 anni) , delle scuole secondarie e superiori,  con bisogni legati all’apprendimento delle lingue e della matematica  , inoltre  l’altro “ mondo “  può essere rappresentato  dagli adolescenti con problemi nell’apprendimento   del   linguaggio  (es. dislessia )  .  In questo primo servizio  ho in mente di erogare lezioni   pomeridiane  sulle singole materie  (durata  1 ora)  , inoltre per quanto riguarda  i problemi del linguaggio  o di dislessia  penso di erogare  sedute  ad hoc , su richiesta  .

Come attività legata alla mediazione familiare  , penso al “mondo”  delle coppie/genitori   con figli piccoli  (sino ai 16 anni)  e “genitori singoli”  che hanno deciso   di separarsi o divorziare .  In questo caso si erogano sedute /incontri  di mediazione  (durata: 1,30 circa)  secondo  un percorso di  10-13 sedute  (due mesi  circa)  a coppia  .

Dopo aver preso visione delle  varie realtà di “doposcuola”  e delle varie offerte del settore  in Milano e  Provincia   ho elaborato  questo progetto  che vuole   quindi proporsi  come un “doposcuola” che  però oltre a   evocare  tradizionalmente  la caratteristica di “luogo assistito” dove gli adolescenti possano   studiare  vuole anche porsi con qualche peculiarità che faccia la differenza rispetto alla tradizione , ossia : un posto in cui i ragazzi si sentano valorizzati come  individui , motivati a migliorare le prestazioni richieste dalla scuola, tramite l’attrattiva dello “studiare insieme” , una  pratica oggi sempre più  ridotta rispetto ad un tempo e che può invece costituire una modalità vincente  nel gruppo dei pari  degli studenti adolescenti che possono apprendere come studiare insieme in modo più stimolante e coinvolgente .

Lo scenario è chiaramente   quello  di  sviluppare  processi di inclusione  attiva sociale  anche di quei ragazzi  che presentano difficoltà di apprendimento  scolastico  e  nella possibilità di dar loro  e alle famiglie un sostegno concreto.

All’interno di questo progetto  sarà  possibile prevedere  quindi un aiuto  e un sostegno alla genitorialità  a 360 gradi  anche attraverso  uno “spazio  di ascolto e   composizione dei conflitti genitori-figli  e di  mediazione familiare”.

Ecco il link  del sito dedicato:  http://progettosafstudioaiutofamiglie.jimdo.com/

 

 

INFO CONTATTI:   Stefania Cavallo

392/1316509     Spazio di Mediazione Familiare e di Ascolto - Formazione e avvio di Gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto  - Basiano MI

 Blog:    www.stefaniacavallo.wordpress.com  (in tema di precarietà , lavoro e sociale : Lavoratori Acrobati)

           www.steficavallo.wordpress.com (in tema di Infanzia, mediazione familiare, comunicazione genitori-figli e società :  I bambini ci guardano)

           http://baritonominocavallo.jimdo.com (in tema di importanza delle proprie radici e sulla memoria dei propri antenati : memoriale "lirico" di mio nonno e famiglia)

Sito:  www.stefaniacavallo.jimdo.com http://stefaniacavallo.oneminutesite.it/chi_siamo.html  (professione e attività culturali)

https://steficavallo.wordpress.com/2015/09/17/iniziative-e-diritti-dei-bambini-2015/

PROMO PROGETTO GENITORI EQUILIBRISTI
La mia proposta come genitore “equilibrista” è proprio questa di incentivare e rimettere in circolo l’ascolto attento e partecipe verso i nostri figli e cercare di stabilire un dialogo aperto, autentico e interessato per capirli a fondo, senza delegare questi pochi strumenti educativi ad altri , siano educatori o insegnanti o psicologi vari. E’ il caso che ogni genitore cominci a ri-appropriarsi di queste semplici leve comunicative ed educative che caratterizzano i cosiddetti fondamentali del mestiere del genitore.


https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127/videos/vb.1493472454/10207704461438229/?type=2&theater

Sito del PROGETTO S.A.F.  STUDIO AIUTO FAMIGLIE   che ha  partecipato al BANDO CHE-FARE 2015   : 

 

http://progettosafstudioaiutofamiglie.jimdo.com/

 

 

 

 

 

EVENTI E PROGETTI


LE MIE  INIZIATIVE


Ecco le mie  iniziative organizzate e proponibili sempre durante l’anno ,  ove vi sia interesse sui temi proposti. 

Ringrazio in anticipo per poterle segnalare e far conoscere .

Stefania Cavallo

392/1316509

 


Conferenza “Genitori equilibristi : ascolto e dialogo con i figli”

L’educazione non avviene fuori la relazione.

Si costruisce al suo interno e in tutto quello che viene messo in comune

In questi anni  mi sono spesso occupata di  genitorialità , di  tematiche  legate alla comunicazione  genitori-figli , di genitori felicemente uniti in matrimonio  e  di genitori separati o singoli o “singolari”  e  ho raccolto diverse  testimonianze .

Ho pensato che potesse avere un senso  riordinare il tutto  secondo uno  schema mentale  che   fosse soprattutto   “racconto e testimonianza” , al di là  di tanta teoria  che in qualche modo, superata una prima alfabetizzazione sul tema, necessita  soprattutto di  pratiche  e di percorsi  possibili  di genitorialità a cui ispirarsi  e su cui riflettere.

In questo mio nuovo contributo si parlerà di “genitori  equilibristi”  nel senso proprio legato  ad uno scenario ricco di acrobazie  che  troviamo nel  quotidiano , aiutati anche  dai fatti  di cronaca  e dall’affanno  nel conciliare  impegni lavorativi  con  impegni familiari e di cura .

Appunto  si parla di “genitori efficaci”, di  “genitori  singolari”, di “genitori  mediatori” , di “genitori  competenti” e così via , tuttavia  mi sembra proprio che quella di “genitori acrobati” o “genitori equilibristi”  dia meglio l’idea di un ruolo  molto dinamico , in continua evoluzione e cambiamento. 

I “buoni maestri” sono  sempre meno  e forse non riusciamo più a riconoscerli  nemmeno  nei nostri insegnanti , nei  nostri genitori o negli adulti di riferimento.

 

 

Camminamici  2015 Unendo il movimento del corpo a quello dei pensieri

 


Un’iniziativa pratica per sensibilizzare al sentimento  dell’amicizia  in ambito scolastico

e rivolta agli studenti delle scuole secondarie

In questi anni,  mi sono resa conto  che non sempre la scuola riesce  a far fronte alle tante problematiche  sociali  ed educative   che   vivono le famiglie e i nostri giovani , in particolari  in età adolescenziale  . Allora parlando con amiche e   parlando di quest’età così  particolare  per chi ha i figli in questa fascia , mi sono  posta    l’interrogativo  “cosa possiamo fare noi genitori per far capire che concretamente    ci siamo  e vogliamo aiutare i nostri ragazzi  a vivere in una società  in cui la relazione  autentica umana  è più importante  di ogni altra cosa …in qualche modo come possiamo   portar  “fuori “  casa  questi ragazzi  da questo  continuo rifugiarsi   in un  proprio  mondo virtuale  in cui  la distanza con gli adulti  e il mondo reale  è sempre più  ampia e inquietante, se pensiamo al cyberbullismo o alle net-dipendenze ? “.

Ecco la risposta mi è arrivata    e poi   ho messo in piedi il tutto:  la CAMMINAMICI 2015 .

In attesa di diversi sponsor  per pubblicare la locandina completa  e  contestualizzare meglio l’iniziativa nell’ambito di chi vorrà sostenerla

 

 

 

MUTUALITA’ SOCIALE OGGI E IL FACILITATORE NELLA RELAZIONE D’AIUTO

Due più due non fa semplicemente quattro ma molto di più!


Esperienze di “mutuo soccorso” che si realizzano grazie al singolo contributo o attraverso gruppi di persone , possono fare il salto verso le Istituzioni e diventare più operative , acquistare così un’efficacia maggiore e capillare , iniziando a pensare che dei “percorsi culturali” sono possibili in questo ambito e che bisogna investire nella possibilità di un cambiamento culturale della società, con uno sguardo al concetto di servizi sociali e di aiuto alle persone che superi il tradizionale assistenzialismo . Questo ultimo incontro di chiusura del ciclo sarà un’occasione per l’autrice di presentare il suo penultimo libro “Istruzioni per l’uso anti-crisi e Mutuo Aiuto”.

 

Anche su Facebook : https://www.facebook.com/stefania.cavallo.127