Proposta di  Conferenze 2019-2020

Incontri con l’autore/l’esperto

 

 

 

 Proposta di  Conferenze

 

Incontri con l’autore/l’esperto

 

 

 

Imparando dalle emozioni :  “PERCORSI EMOZIONALI FORMATIVI ED AUTO-FORMATIVI”

 

  

 

Genitori equilibristi: “ESSERE GENITORI EFFICACI OGGI . ASCOLTO E DIALOGO CON I FIGLI “

 

 

 

I giorni perduti : “ESSERE GENITORI NONOSTANTE LA SEPARAZIONE”

 

 

 

Mal di scuola: SCUOLA , BUONI MAESTRI E GLI  INCIAMPI DEGLI STUDENTI

 

Proposta di Progetto

 

Progetto di sostegno alla genitorialità :  

Spazio di aiuto  allo studio - Spazio di ascolto e di  Mediazione familiare  

 

IL  PROGETTO  S.A.F.   STUDIO  AIUTO FAMIGLIE

 

 

Abbiamo  elaborato  questo progetto  che vuole   quindi proporsi  come un “doposcuola” che  però oltre a   evocare  tradizionalmente  la caratteristica di “luogo assistito” dove gli adolescenti possano studiare  vuole anche porsi con qualche peculiarità che faccia la differenza rispetto alla tradizione , ossia : un posto in cui i ragazzi si sentano valorizzati come  individui , motivati a migliorare le prestazioni richieste dalla scuola, tramite l’attrattiva dello “studiare insieme” , una  pratica oggi sempre più  ridotta rispetto ad un tempo e che può invece costituire una modalità vincente  nel gruppo dei pari  degli studenti adolescenti che possono apprendere come studiare insieme in modo più stimolante e coinvolgente .

 

Si tratta di un ambiente pensato  proprio per  gli  studenti  e  per le famiglie  , mettendo al centro  la componente   di socialità e di  solidarietà   che caratterizza  questa proposta  laddove si evidenzia che  in questo   SPAZIO  DI AIUTO ALLO STUDIO  le  ragazze e i  ragazzi     studieranno  non in solitudine  , ma in gruppo ,  e  solo laddove ritenuto necessario   per il ragazzo  e per la famiglia  si potrà suggerire un breve intervento ad hoc  ed  individuale .

All’interno di questo progetto  sarà  possibile prevedere  quindi un aiuto  e un sostegno alla genitorialità  a 360 gradi  anche attraverso  uno “spazio  di ascolto per genitori-figli”.

 

La mediazione familiare come possibilità di risposta e  supporto  alle famiglie

Questo progetto rientra nell’ambito di quegli interventi che intendono interrogarsi e  riflettere sulle nuove rappresentazioni sociali della famiglia e sulle teorie scientifiche che unitamente guidano la lettura dei bisogni delle famiglie e le strategie di intervento attuate nei servizi e nelle istituzioni rivolte alle famiglie.

Attualmente le famiglie mostrano  “diversi volti” e sfaccettature ecco che da questa prospettiva discende una notevole complessità dell’intervento rivolto al  soggetto “famiglia”  e una preparazione degli attori sempre più aggiornata.

In particolare,  nei casi in cui si affronta  l’ evento separativo che spesso  sfocia in situazioni di litigio, aggressioni  verbali e non , in  “conflitto”  che in qualche modo esorcizza uno stato individuale di mal-essere e di sofferenza ; ecco che ci troviamo  in una dinamica di coppia  incapace di gestire emotivamente la crisi e il cambiamento e spesso le vittime di tali comportamenti aggressivi sono proprio i bambini i quali rischiano di rimanere  segnati psicologicamente in maniera negativa . 

Da questo punto di vista  la mediazione familiare attraverso il suo supporto offre ai genitori , che si stanno separando, uno spazio di pausa, un tempo per sé,  per fermarsi a riflettere  sull’essere padre e madre, sul proprio stile educativo e sulle scelte da affrontare insieme per sé e per i figli .

 

  

 

 S.A.F.-  STUDIO AIUTO FAMIGLIE

                                  

Tutti i grandi  sono stati  bambini una volta.

(Ma pochi di essi se ne ricordano)

di   Antoine De Saint-Exupery

 

Spazio di  Studio assistito        

Spazio di  Ascolto  Genitori-Figli

 

 

 

 per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado

in gruppo e individuali:

·         recupero debiti,

·         assistenza allo studio

·         tutoring, ripetizioni,

·         supporto preparazione agli esami di maturità

 

Per informazioni e appuntamento:

Stefania Cavallo  392/1316509

 

http://progettosafstudioaiutofamiglie.jimdo.com/

https://stefaniacavallo.jimdo.com/

 

 
   

MIO CV AGGIORNATO 

 

 

INFORMAZIONI PERSONALI

Stefania Cavallo

 

 

  392 13 16 509

  stefania.cavallo@alice.it

 http://stefaniacavallo.jimdo.com   www.stefaniacavallo.wordpress.com

 

 

POSIZIONE RICOPERTA

Sociologa e consulente

 

 

ESPERIENZA

PROFESSIONALE

 

 

04/12/2014– ad oggi

Formatrice e insegnante

  Formatrice di facilitatori nella relazione d'aiuto e nella formazione di gruppi AMA (Auto-Muto -Aiuto)

  Insegnante di FRANCESE e di ITALIANO per stranieri presso aziende e private

  Attività di promozione e progettazione corsi

 

 

01/01/2001–ad oggi

Formatrice  esperta di comunicazione e gestione dei conflitti

Progetto SAF-Studio Aiuto Famiglie, Milano

  Attività di assistenza allo studio e di ascolto su problematiche conflittuali genitori -figli

  Spazio di mediazione familiare e di ascolto

 

 

31/12/2008- ad oggi

Mediatrice familiare

Associazione GeA-Genitori Ancora, Milano

  Attività di mediazione familiare e di gestione di conflitti

 

 

01/01/1989–31/12/2000

Consulente e formatrice

Galgano & Associati srl, Milano

  Responsabile di progetti formativi ad ampio raggio nel settore pubblico e privato;

  Formatrice su tematiche legate alla COMUNICAZIONE e relazioni interpersonali ; esperta di gestione dei conflitti.

 

 

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

 

 

01/05/2007–31/12/2008

Attestato di specializzazione in mediazione familiare

 

Associazione GeA-Genitori Ancora, Milano

 

Mediatrice familiare ed esperta in gestione dei conflitti ; formatrice di facilitatori nella relazione d'aiuto e nella formazione di gruppi AMA (Auto-Muto -Aiuto)

 

 

11/11/1986

Diploma di Laurea in Scienze Politiche e Sociali

 

Facoltà Statale di Scienze Politiche di Milano, Milano

  

COMPETENZE PERSONALI

 

Lingua madre

Italiano, francese

                                   Altra Lingua      Inglese  (livello A1)           

 

Competenze comunicative

Buona capacità di ascolto e di lavoro in team ;  capacità relazionali e di mediatrice secondo il filone dell’ “umanizzazione delle relazioni” , in un mondo in cui lo schema binario e la tendenza all’eliminazione o all’assoggettamento dell’avversario è dominante nella gestione dei conflitti in diversi ambiti ; il “terzo” facilita la comunicazione tra le parti. 

Capacità nel gestire l’aula  adattando le  lezioni  alle caratteristiche degli studenti

 

 

Competenze organizzative e

gestionali

Ottime competenze di organizzazione e di coordinamento

Capacità progettuale e realizzativa  di  attività – programmi  formativi  di  progetti complessi

 

 

Competenze professionali

Competenze in ambito della formazione , di Tecniche di didattica attiva,  lavori in gruppi e sottogruppi,

simulazioni, esercitazioni, discussioni di casi.

La conduzione delle giornate formative porta  a valorizzare le esperienze professionali dei partecipanti.

 

Gestione dei conflitti : sviluppare conoscenze, abilità e competenze (saper fare /saper essere)  necessarie a elaborare efficaci modalità di intervento orientate alla trasformazione positiva dei conflitti .

 

Problem solving: garantire alle persone in conflitto il sostegno idoneo alla ricerca delle soluzioni più soddisfacenti e al recupero di relazioni positive

 

 

 

 

 

Competenza digitale                                                                               AUTOVALUTAZIONE

 

Elaborazione delle informazioni

 

Comunicazione

Creazione di Contenuti

 

Sicurezza

Risoluzione di problemi

Utente avanzato

Utente avanzato

Utente autonomo

Utente autonomo

Utente autonomo

Competenze digitali - Scheda per l'autovalutazione

                                                                                                                                           Esperta di Social Network

 

 

Patente di guida

B

  

ULTERIORI INFORMAZIONI

 

 

Dati personali

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196

"Codice in materia di protezione dei dati personali.

 

 Consapevole delle sanzioni penali, in caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall'art. 76 del DPR 445/2000, dichiaro che quanto sopra corrisponde a verità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PERCORSI FORMATIVI  E CONSULENZIALI

DI STEFANIA CAVALLO

 

 

 

Dr.ssa   Stefania Cavallo

Esperta  in comunicazione e formazione

Mediatrice sociale

Via Dante Alighieri 10

20060  BASIANO (MI)

392/1316509

 

 

 

“ LA MEDIAZIONE FAMILIARE  UN PERCORSO POSSIBILE?  “

 

“LA NUOVA CONCEZIONE DELLA FAMIGLIA ,

CONFLITTUALITA’ CONIUGALE  E GESTIONE DELLE EMOZIONI “

 

3 INCONTRI


 

PREMESSA

 

Questo progetto rientra nell’ambito di quegli interventi che intendono interrogarsi e riflettere sulle nuove rappresentazioni sociali della famiglia e sulle teorie scientifiche che unitamente guidano la lettura dei bisogni delle famiglie e le strategie di intervento attuate nei servizi rivolti alle famiglie.

Attualmente le famiglie mostrano  “diversi volti” e sfaccettature ecco che da questa prospettiva discende una notevole complessità dell’intervento rivolto all’oggetto famiglia e una preparazione degli operatori sempre più aggiornata.

Le persone che per motivi professionali affiancano la famiglia nella separazione hanno una grande responsabilità in questo senso.

 

PERCORSO  DIDATTICO-FORMATIVO  E METODOLOGIA UTILIZZATA

 

 

A tale proposito un ulteriore criterio adottato nella ricerca e per la struttura del lavoro  proposto consiste nell’evidenziare almeno tre tappe/contenitori  nell’evoluzione del fenomeno separativo all’interno delle quali inserire e utilizzare in maniera mirata ed opportuna  le pellicole attinenti, come segue:

 

  1. la crisi  e l’abbandono (I° incontro formativo)
  2. il conflitto e  l’incomunicabilità ( II° incontro formativo)
  3. le  nuove famiglie  e i diritti dei bambini (apertura  e  nuove prospettive)

(III° incontro formativo)

 

Si tratta di una proposta tematica varia che non esaurisce la ricerca su quanto si può vedere oggi, ma che certamente funge da introduzione ad un’analisi (anche personale)  più ampia.

 

A ciascuno incontro,  si formeranno gruppi di studio tra i partecipanti  e con diverse metodiche  interattive (lavori in gruppi e sottogruppi; simulazioni e role playng; discussioni di casi; etc.)  si cercherà di accompagnare  e facilitare l’ascolto, l’accoglienza di vissuti, delle esperienze, delle storie quotidiane in cui, oltre alle fragilità, le fatiche, il senso di disorientamento, possono emergere ed essere riconosciute ed attivate le risorse preziose, che ogni soggetto/attore interessato da questo percorso,  porta con sé.

 

 A tale riguardo, attraverso il racconto dei vissuti e dei sentimenti dei diversi “attori/soggetti” coinvolti (genitori/ex coniugi, figli minori e nuove famiglie) dal fenomeno separativo in corso,    saranno  analizzate , raccontate e scandagliate   le  pellicole   suddivise secondo i  criteri precedentemente accennati ed in particolare attraverso la particolare lente di ingrandimento di una “cultura  della separazione”  e col supporto di alcune lezioni della mediazione familiare secondo il modello dell’Associazione GeA-Genitori Ancora del Prof. F. Scaparro.

 

Attraverso il lavoro di questi anni si è venuta così a creare una vasta  rete di collaborazione tra persone, mediatori familiari e non, che si riconoscono nelle finalità stabilite dallo Statuto dell’Associazione GeA e che intendono contribuire alla diffusione di una cultura della separazione e più in generale delle soluzioni alternative dei conflitti (A.D.R.  Alternative Dispute Resolution) “

 

CONCLUSIONI

 

Da questo punto di vista  la mediazione familiare attraverso il suo supporto offre ai genitori , che si stanno separando, uno spazio di pausa, un tempo per sé,  per fermarsi a riflettere  sull’essere padre e madre, sul proprio stile educativo e sulle scelte da affrontare insieme per sé e per i figli .

 

DESTINATARI

Questo tipo di intervento si rivolge trasversalmente agli operatori dell’educazione, agli operatori psicosociali,  dell’informazione, ai professionisti della mediazione familiare, ai genitori  e a tutti coloro che , a diverso titolo, si trovano coinvolti nel campo degli interventi di sostegno alle famiglie, della separazione dei genitori e delle relazioni di coppia. 

 

TEMPI E DURATA

Si prevede una  Presentazione pubblica  di preliminare per l’intero progetto, a cui seguiranno i tre incontri previsti.

Ciascun incontro  previsto può avere una durata variabile  a seconda della fascia oraria individuata , a  cadenza mensile  (da definirsi) .

Tra un incontro e l’altro verrà fornito ai partecipanti del  materiale di approfondimento, con riferimenti bibliografici, riflessioni maturate  e quanto richiesto in base alle esigenze degli stessi .

 

 

STRUMENTAZIONE UTILIZZATA  E SEDE

Per la visione di audiovisivi e di lucidi didattici  è necessario l’utilizzo di un proiettore collegabile al pc portatile e di un telo ad hoc per la proiezione; la sede è da definirsi.

 

 

 

 

 

 

 

«Non vi sono mai due persone che non si capiscono,

vi sono solo due persone che non hanno discusso»

Proverbio africano

 

 

Comunicazione efficace  e gestione dei conflitti

 

Corso teorico-pratico

  

Per tutti coloro che sono interessati a vario titolo

e in vari  ambiti

 

  

IL PERCORSO FORMATIVO

Comunicazione efficace  e gestione dei conflitti

Corso teorico-pratico per insegnanti , operatori scolastici

e/o per  tutti  coloro che sono interessati  in vari  ambiti

 

 

PREMESSA

 

Gli operatori  in ambito scolastico  si trovano sempre più spesso a operare in situazioni altamente conflittuali che rendono problematica o addirittura pregiudicano i rapporti  interni  e talvolta il servizio offerto  . Da qui la necessità  di affrontare il processo di comunicazione e il conflitto con strumenti specifici e innovativi da affiancare a quelli abitualmente usati.

 

Il progetto è motivato da

 

·         il crescente numero di situazioni di alta conflittualità, scolastica, sociale, familiare  ecc. a fronte delle quali è richiesta agli operatori   una preparazione specifica nella gestione dei conflitti.

·         la necessità che quanti operano in situazioni di alta conflittualità offrano specifici interventi di sostegno e promozione della cultura di pacificazione delle relazioni interpersonali .

·         la consapevolezza che la mancanza diefficaci strumenti cognitivi e operativi atti a governare conflitti in corso può creare situazioni di rischio per i singoli e la collettività.

 

 

Finalità del progetto è

 

sviluppare conoscenze, abilità e competenze (saper fare /saper essere)  necessarie a sviluppare concrete ed efficaci modalità di collaborazione tra i differenti soggetti  coinvolti nella gestione di un conflitto.

 

 

Programma

Percorso  di formazione teorico-pratica

“  Comunicazione efficace  e  Gestione dei conflitti”

 

 

OBIETTIVI

 

-Sviluppare conoscenze, abilità e competenze sul tema della comunicazione efficace  e della gestione del conflitto per  collaborare  sempre meglio  sul lavoro 

  • nell’esplorazione dei diversi punti di vista
  • nell’elaborazione creativa ma pratica di idee atte a comporre le divergenze esistenti in vista di una soluzione condivisa

-Sviluppare competenze specifiche e appropriate per definire obiettivi e modalità operative condivisi tra i differenti e numerosi operatori scolastici  a cui spesso fanno riferimento le situazioni conflittuali.

 

 

 

 

 

 

 

 

Contenuti

 

I° modulo :   Comunicazione efficace    

Warming up  (attività di riscaldamento)

·         La comunicazione efficace :  

- l’ascolto attivo empatico : un efficace alleato nelle relazioni   

          

·         Esercitazioni  operative

 

II° modulo :   La comunicazione in situazioni conflittuali

·         Caratteristiche del conflitto e modalità di gestione

  • Esercitazioni operative

 

III°  modulo :  Laboratorio  operativo  con  simulazione   su situazioni  critiche (4 ore)                   

  • Esplorazione dei diversi punti di vista   e  lavoro in gruppi
  • Presentazione  delle varie proposte   di   soluzioni   efficaci  

 

  • Simulazioni e lavoro di gruppo

 

 

ORGANIZZAZIONE DEL CORSO

 

Il programma del corso è strutturato in modo tale che sia possibile la partecipazione a  moduli  (3 moduli previsti di mezza giornata ciascuno) .

 

 

SVOLGIMENTO

Incontri di formazione dalle ore 8,30  alle ore 12.30, o da meglio definire in base alle disponibilità espresse .

 

METODOLOGIA

Tecniche di didattica attiva: lavori in gruppi e sottogruppi, simulazioni, esercitazioni, discussioni di casi.

La conduzione delle giornate porterà a valorizzare le esperienze professionali dei partecipanti.

 

DOCENTE

E’ prevista come docente la Dr.ssa Stefania Cavallo , formatrice e docente   con pluriennale, riconosciuta esperienza nei processi di comunicazione  e nella gestione dei conflitti

 

PARTECIPANTI

Sino  ad  un   max  di  20  persone.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UN PERCORSO FORMATIVO PER LE SCUOLE SECONDARIE  E SUPERIORI

 

EDUCARE ALLA PACE

 


“ Ho la sensazione che nessuno cominci veramente una guerra, le guerre si continuano.

La pace quella è una cosa che si deve cominciare.” David Grossman

 

 

 

 

EDUCARE ALLA PACE

3 Incontri

 

di  Stefania Cavallo

 

 

Desidero focalizzare il mio intervento sul delicato e attuale tema della Cultura del dialogo  e della pacificazione tra le persone e i popoli    attraverso  la presentazione di  storie,  testimonianze  e  di  “una cultura in tante culture”  mediata   dal mondo  del  Teatro e del Cinema .

 

Per questo motivo propongo un percorso formativo che  si integri  eventualmente  con le  varie attività scolastiche che si svolgono  presso  diversi    Istituti  . 

 

 

Il percorso  si articola in tre momenti  e incontri , quali:

 

 

1.       Il diritto alla Pace  e gli strumenti per  realizzarlo.                 

Testimonianze del Tessere la  Pace

 

2.      Quale memoria ?  La Shoah  e la testimonianza 

 

3.      Mostra  “Educare alla Pace”  : scritti , disegni e letture  degli  studenti 

 

 

In particolare sarà l’occasione per far conoscere alle nostre ragazze e ragazzi  una donna incredibile, una  Tessitrice di Pace come la pedagogista e regista Edna Angelica Calò Livne che ha creato una Fondazione la “Beresheet La Shalom Foundation” (Beresheet è la prima parola della Bibbia e vuol dire “All’inizio”) che fa un lavoro immane e stupendo con le giovani generazioni israeliane e palestinesi, di varie etnie nel mondo attraverso lo strumento altamente educativo e  unificatore che è il Teatro.

Così come il lavoro svolto dagli studenti di un Istituto Comprensivo della zona  in occasione della Shoah; sarà l’occasione per vedere un  bel  film , sul tema delle persecuzioni razziali , narrando  in modo originale di un viaggio a Mathausen e  di come i problemi di oggi  si intreccino con gli orrori  di ieri.

Infine ,  attraverso lo stimolo sulla condivisione di  tali riflessioni  ci sarà il momento finale in plenaria in cui  gli studenti potranno parlare  del percorso svolto “Educare alla Pace”  e  attraverso i lavori prodotti in classe con le insegnanti  potranno esporre  i vari elaborati come disegni , scritti o letture  da loro ricercate e approfondite .

 

 

In una  intervista su Repubblica (15 giugno 2007) ,per la presentazione del  suo libro libro “Con gli occhi del nemico”, David Grossman disse : “ Ho la sensazione che nessuno cominci veramente una guerra, le guerre si continuano. La pace quella è una cosa che si deve cominciare. Guerreggiare, disgraziatamente , è una cosa quasi naturale per troppi paesi, troppe culture  e troppe religioni. Ci vogliono molti sforzi e alle volte bisogna agire contro i propri istinti per cominciare a dare fiducia agli altri, per cominciare ad aprirsi, per essere in grado di vedere la realtà attraverso gli occhi dell’altro. ” .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MUTUALITA’ SOCIALE OGGI E IL FACILITATORE NELLA RELAZIONE D’AIUTO

FORMAZIONE FACILITATORI  /CONDUTTORI /ANIMATORI 

 AMA  PRECARI E DISOCCUPATI

Due più due non fa semplicemente quattro ma molto di più!


Esperienze di “mutuo soccorso” che si realizzano grazie al singolo contributo o attraverso gruppi di persone , possono fare il salto verso le Istituzioni e diventare più operative , acquistare così un’efficacia maggiore e capillare , iniziando a pensare che dei “percorsi culturali” sono possibili in questo ambito e che bisogna investire nella possibilità di un cambiamento culturale della società, con uno sguardo al concetto di servizi sociali e di aiuto alle persone che superi il tradizionale assistenzialismo .

I° MODULO  : 1 GIORNATA  O DUE MEZZE GIORNATE

 

DALL’ASSISTENZIALISMO AL MUTUO-AIUTO

 

Esercitazioni  e role- play   che ricreino  la situazione  tipica della relazione d’aiuto   con verifica delle  capacità  relazionali  e  di ascolto del facilitatore    

 

II° MODULO  : 1 GIORNATA  O DUE MEZZE GIORNATE

 

IL RUOLO DEL FACILITATORE

 

Esercitazioni  e role- play   che ricreino  la situazione   tipica della  gestione di un gruppo   AMA  per disoccupati  

 

 

 

III° MODULO  :  1  MEZZA  GIORNATA

Laboratorio: Dalla Teoria alla Pratica

Incontro informativo –formativo  di avvio gruppo AMA

 

 RILANCIO  AL  GRUPPO   :  Verifica  delle aspettative  espresse  dai   partecipanti  in relazione alle  finalità  del gruppo  AMA

 

- CONCLUSIONI

 

FINALITA’

Tra i  benefici   del  gruppo AMA   ricordo:

- formazione di un clima di fiducia e rispetto

- possibilità’ per i partecipanti  di esprimere le proprie emozioni

- riduzione delle tensioni

- incoraggiamento allo scambio di informazioni

- creazione di un ambiente sicuro, favorevole alla soluzione collaborativa dei problemi

 

Materiale didattico

Ai partecipanti sarà distribuito  l’opuscolo “AUTO-MUTUO-AIUTO per precari e disoccupati. Istruzioni per l’uso” , a modi dispensa,   per  il percorso formativo da intraprendere ;  fotocopie di letture  e di esercitazioni ad hoc   per ciascun modulo , infine  anche una bibliografia finale   ampliata  dalle varie riflessioni  e  dai vari contributi condivisi con i partecipanti .

 

Supporti  e  Metodologia  didattica

E’ necessario  mettere a disposizione un video-proiettore,  collegabile ad un personale pc , in particolare  come metodologia  didattica alternativa , in alcuni momenti ,  al fine di  proiettare  spezzoni di film    che possano essere utili  a far  lavorare i partecipanti  su percorsi  più emozionali   di consapevolezza e attivare  riflessioni   e risorse  personali  assopite .  

 

Questo approccio  supportato da  role –play  ed esercitazioni  mirate  è  in grado  di creare percorsi  di sostenibilità personale  innovativi  e molto coinvolgenti,  dove per  Sostenibilità  si intende  attivare un processo per cui la persona riconosca che ha delle risorse  che possono essere utilizzate e  che possono diventare una fonte soggettiva di arricchimento.